21 febbraio 2012

Inquinamento made in China

La Cina è un paese in via di sviluppo. La Cina è un paese del terzo mondo. La Cina è uno dei paesi più ricchi e più potenti del mondo. Qualcosa non va. Qualcosa non coincide. 
L'inquinamento nel "grande paese" è veramente un problema abnorme. E' un problema che chi vive come me in RPC da anni conosce molto bene. I suoi polmoni se ne accorgono ogni giorno. Io personalmente cerco di bilanciare con le Zhongnanhai(中南海) o con le Honghe(红河)due marche di sigarette cinesi, la prima marca porta il nome del luogo dove vivono i dirigenti del "grande paese", l'altra si chiama Fiume rosso. Due nomi un programma.
Spesso si pensa che i cinesi non controllino l'inquinamento, che non sia un problema sentito dalla popolazione e che non ci siano movimenti ambientalisti. E' vero il contrario. Il governo centrale ha emanato varie direttive per combattere l'inquinamento (per la maggior parte ignorate) , per esempio molti autobus e quasi tutti i motorini sono elettrici e c'è un ampio uso di pannelli solari. E' vero che l'inquinamento non è calato, anzi. A Pechino ci sono giornate in cui è consigliabile non uscire di casa, perchè l'aria è veramente irrespirabile(foto inquinamento). Il problema è che noi visi pallidi siamo informati e i cinesi no, l'oro sono convinti che la mascherina basti, come bastava per la SARS e per qualsiasi altra cosa. I visi pallidi guardano su internet con VPN la situazione dell'inquinamento nella città dove vivono. Oppure come a Pechino, basta andare sul sito dell'ambasciata USA o di fronte all'ambasciata dove c'era un tabellone con gli indici di inquinamento. I cinesi queste cose non le sanno. Le possono intuire, ma l'informazione sull'inquinamento è tenuta molto sotto controllo dal governo. Mesi fa parlavo con la mia vicina di casa, cinese, di 65 anni, riguardo al tempo. Era una giornata particolarmente inquinata, l'aria era amara. Da Ma, così la chiamavo, era molto incazzata perchè diceva che l'aria era sempre più sporca e che aveva sempre più problemi a respirare, mentre i dirigenti a Zhongnanhai avevano installato dei filtri per l'aria, una sorta di depuratori. Ecco perchè era incazzata. Non ho certo potuto controllare se l'informazione fosse vera, ma comunque si può capire lo stato d'animo della gente comune riguardo all'inquinamento e al governo.
La Cina è un paese che va avanti a carbone per il 70%, dove più passa il tempo e più le biciclette vengono sostituite con le macchine, dove molte fabbriche sono in prossimità delle città, se non al suo interno, come Lanzhou ad esempio, una delle città più inquinate del mondo.
Ora molte fabbriche vengono costruite in campagna, per liberare la città dai fumi tossici. I fiumi sono terribilmente inquinati, l'acqua potabile in certe zone è inesistente, la terra coltivata produce frutta e verdura immangiabile, ma anche per questo i dirigenti del partito e dell'esercito hanno risolto fornendosi di cibo in appositi mercati in cui è vietato l'accesso agli umili servitori. La situazione è fuori controllo e i cittadini si mobilitano, nei limiti del possibile.
Ci sono gruppi di cittadini, spesso delle campagne, che si battono contro l'inquinamento delle fabbriche, ci sono giovani studenti che studiano il problema, ci sono giornalisti cinesi che tentano di fare dei reportage, fotografi come Lu Guang (foto) che cercano di muovere la sensibilità del paese e che vengono definiti dissidenti e perciò censurati. Il problema è che l'informazione non arriva alle masse, viene circoscritta e molta gente muore senza sapere il perchè. In Cina c'è una coscienza ambientalista, ma come tutte le cose che non sono scritte sul libretto rosso di Deng Xiaoping, viene giornalmente stroncata, bastonata, abilmente distorta, cancellata dalla faccia della terra.


Per saperne di più consiglio vivamente la lettura e la visione di questi lavori, ringraziando Cineresie per il suo lavoro:
http://www.cineresie.info/
http://www.cineresie.info/lu-guang



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