10 gennaio 2013

Election day in Cina

Sulle "elezioni" cinesi ne ho lette tante e adesso che la bufera mediatica è scaduta, come sempre, posso dire due cose, ma solo due, perchè mi sembra alquanto ridicolo parlare di "elezioni" nel grande paese.
Diciamo che molti si sono spremuti le meningi per scrivere articoli, storie, supposizioni, finiti colpi di scena, per rendere l'ascesa del nuovo dittatore del grande paese un pò meno, come dire, dittatoriale.
La cosa che più mi ha fatto ridere era leggere le notizie della campagna elettorale in USA e poi notare come lo schema venisse adottato anche per la "campagna elettorale" nel grande paese. Tutto molto esilarante.
Colpi di scena non ce ne sono stati alla fine ha "vinto" il tipo che doveva vincere e il suo nome è lo stesso che si sapeva mesi fa, anche anni fa, a dirla tutta. Non vi sembra schifoso tutto questo? Perchè parlare di una cosa evitando di chiamarla con il suo vero nome, perchè far finta che sia tutto diverso, perchè far credere agli italiani e non solo che il grande paese stia cambiando, che si stia rinnovando. Non è vero e lo sanno, tutti lo sanno, compresi gli abitanti del grande paese.
Rimango perennemente d'accordo con il mitico Giorgio Gaber quando per descrivere una ben nota classe di lavoratori usava l'aggettivo "necrofili".
Il nuovo capo è arrivato, dopo vicende da spy story, adeguatamente descritte dai suddetti lavoratori professionisti. Il nuovo volto del grande paese ci è stato svelato, almeno così volevano farci credere.
Se uno avesse seguito veramente le vicende e la storia del grande paese non avrebbe avuto alcun dubbio sul nome del candidato, unico candidato tra l'altro. Protetto dalla vecchia classe dirigente, sostenuto dai ricchi, critico verso al maoismo, abbastanza lontano dalle idee del nonno Deng, ma coccolato e riverito dagli zii Hu e Jiang, come avrebbero potuto "votare" una persona diversa??
I professionisti dell'informazione hanno scritto addirittura che forse c'era la possibilità che vincesse un tipo alquanto bizzarro che voleva ripescare lo stile di Mao, cioè inni, canzoni, propaganda e molto, molto, molto rosso. Era così probabile che adesso questo tipo bizzarro è sparito e sua moglie è stata condannata a morte, poi la sentenza è stata cambiata in carcere a vita, perchè da bravi cinesi: tieniti vicini gli amici, ma ancora più vicini i nemici. Ma andiamo! Queste cose sono superate da 20 anni, il grande paese, almeno in questo, mi sembra aver dato prova di cambiamento, non so dire se in meglio o in peggio, ma un taglio, non proprio netto, a dire la verità, c'è stato. Ma era necessario creare una soap opera, era necessario raccontare fregnacce, era necessario aiutare l'oligarchia del grande paese a sembrare più liberale, più democratica, più civile. I professionisti dell'informazione, che sono sempre pronti a criticare il grande paese, alla fine hanno fatto proprio un grande piacere al GRANDE PARTITO COMUNISTA, spero che gli mandino una coccarda a casa o almeno una dannata spilla di Mao!
Pensate che se avessero semplicemente guardato, camminato, ascoltato cosa stava succedendo intorno a loro, si sarebbero accorti di quanto si stavano sbagliando, invece di blaterare, scrivere, arrovellarsi per cercare qualcosa che non c'era, ma che doveva essere creato; si sarebbero accorti con quanta fredda, terribile, allucinante, limpida naturalezza il nuovo imperatore è salito sul trono e avrebbero potuto esprimere, raccontare,  descrivere e fare informazione sul passaggio di potere di una delle dittature più longeve della storia contemporanea.
Sarà per la prossima volta. Avete più o meno dieci anni per prepararvi e pensare.

Questo è un piccolo contributo per sentire l'aria delle elezioni nel grande paese, magari qualche nome riuscirete a capirlo, è abbastanza famoso. Questo video è stato girato in metropolitana ed è andato in onda per una quindicina di giorni. Vi sembra un clima da "elezioni"? A me sinceramente fa paura.





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