21 marzo 2012

Prove di trasmissione: Cctv in Africa

In questi giorni stavo leggendo un bel articolo su "L'internazionale". L'articolo si chiama "La tv cinese sbarca in Africa" di Kirsten Rulf da il "Die Zeit", e consiglio vivamente di leggerlo.


La China central television è la televisione statale cinese. 
Programmi per tutti i gusti a patto che i vostri gusti siano in linea con quelli del grande partito comunista del grande paese, questo è ovvio. 
Telefilm sulla guerra contro i giapponesi, così la chiamano la seconda guerra mondiale nel grande paese, o riguardo alla guerra contro il Guomindang (il partito nazionalista cinese), così la chiamano la guerra civile cinese (1927-1937 la prima e 1945-1949 la seconda). Poi ci sono giochi demenziali come un pò in tutto il mondo, musica, telegiornali demenziali come in tutto il mondo, eccetera.
Bene questo colosso sta sbarcando in Africa e più precisamente a Nairobi in Kenya. 
I cinesi, il PCC, faranno informazione nel grande continente, faranno giochi e quiz in televisione per i compagni kenioti. 
Non si fermeranno qui, infatti hanno intenzione di creare una televisione per l'intera Africa. Non è stupefacente? 
Dopo le ferrovie, gli aeroporti, le strade, i palazzi per i ministeri, il grande paese avrà in mano anche la televisione in Africa. Ma è eccezionale no? Ci vuole un pò di sano indottrinamento anche lì, in fondo è un continente tranquillo. 
Si sa che ormai praticamente tutta l'Africa orientale è in mano ai cinesi, vendono le loro merci e fabbricano le loro merci, costruiscono infrastrutture indispensabili per molti paesi africani usando operai cinesi, fanno affari con le corti islamiche, e adesso fanno liberamente propaganda per avvicinarsi ancora di più alle risorse di quel continente.
Nulla che noi europei non abbiamo già fatto, ma il tremolio alle gambe mi viene ugualmente sapete?
Inoltre l'Europa è immobile e non sappiamo come controbattere a questo nuovo colonialismo, sì perchè il concetto di "capitalismo alla cinese" ormai è superato, dobbiamo parlare di "colonialismo alla cinese". 
Queste si che sono notizie su cui dovremmo discutere tutti non credete? 
Ovviamente chi manda a fare del giornalismo in Africa il grande paese? Tutti giovani neolaureati dai 20 ai 30 anni, perciò gente di grande esperienza e soprattutto che ha sicuramente scelto volontariamente il trasferimento in un paese che neanche sa dov'è. In questo mi ricordano tanto gli americani, che girano in lungo e in largo nel mondo, in paesi di cui prima di partire non sapevano neanche l'esistenza e non riuscivano nemmeno a pronunciare il nome. 
Le somiglianze tra i due paesi sono veramente sempre più sconvolgenti a mio parere. 
Non ultima il latente razzismo verso le persone di colore, sì, perchè provate a chiedere ad un cittadino del grande paese cosa pensa dei neri 黑人, i tassisti sono sempre i più coloriti a riguardo e il loro razzismo non è neanche così latente. Spesso in Cina gli africani hanno problemi a prendere un taxi, pensate un pò. 
I soldi cancellano qualsiasi forma di razzismo e discriminazione no? 
Vorrei vedere un giornalista di Canton alto un metro e sessantacinque con a fianco un cameraman Watusso! 

1 commento:

  1. Strepitoso!!! Pensa quanti nuovi tipi di Chuar... di leone, gazzella, coccodrillo....!
    Ciao Marco! Tutto bene, ormai è troppo tempo che son qui a casa, non sai quanto mi manca la Cina, e purtroppo dovrò attendere ancora un bel po' prima di poterci tornare. Son contenta di aver scoperto questo onesto blog! E tu continua a scrivere per la gente che è a casa, ma che continua a pensare al gran paese! Ci sentiamo presto! Irene

    RispondiElimina