Un diario di viaggio in questa Cina, tanto grande e tanto piccola. Conosciuta. Sfuggevole. Colorata. Grigia. Potente. Fragile. Rossa
5 giugno 2012
Shanghai, i Subsonica e i Negrita
Il 3 e il 4 giugno al Mao livehouse di Shanghai serate made in Italy, 200 Rmb a serata, dalle otto a mezzanotte. Prezzo ed orario per venire un pò in contro ai giovani del grande paese.
La little Italy della città dei neon si è ritrovata non molto numerosa per il concerto dei Subsonica e dei Negrita.
Abbiamo iniziato ad esportare anche la musica e, per fortuna, abbiamo lasciato a casa Gigi D'Alessio, Laura Pausini, Nek e Eros Ramazzotti. Abbiamo scelto di entrare in Cina con una musica un pò più particolare.
Premetto che non sono un fan ne dei Subsonica ne dei Negrita, ma almeno per una volta le istituzioni italiane hanno deciso di essere Rock! Almeno lievemente...non bisogna esagerare.
Oltre ai due gruppi famosi hanno suonato anche
i "La Fame di Camilla", sempre nostrani, e due gruppi cinesi molto bravi
i "山人" (Shanren) e i "周云山" (Zhou Yunshan).
Dopo i ringraziamenti al console italiano, a tutte le istituzioni e agli sponsor il concerto è iniziato.
Subsonica davvero bravi dal vivo, per me era la prima volta che gli ascoltavo. L'unica canzone che davvero mi piaceva da ragazzino era "discoteca labirinto". Sul palco cinese è stata eseguita con i chitarristi dei Negrita, perchè le tastiere si erano rotte in viaggio, un ottimo "ben arrivati in Cina" per il gruppo piemontese, ma un'ottima performance in compenso dei musicisti aretini.
Fotografo d'eccezione Pau dei Negrita. Autore di video e foto dei Subsonica.
Ecco, una cosa che mi ha sconvolto era il numero eccezionale di iPhone che riprendevano il concerto. Invece di ballare la little Italy faceva i video...io queste cose non le capirò mai scusatemi.
Non ho nessun documento fotografico o video da proporvi qui, ma sono sicuro che troviate tutto facilmente in rete se vi interessa vedere il concerto di Shanghai, conoscerete sicuramente qualcuno che ha fatto un video quella sera...per il resto anche se non propongo un documento della mia presenza al concerto, spero mi crediate.
Adesso senza che nessuno si offenda, la parte che più mi ha emozionato dei concerti è stata alla fine, il DJ ha messo i Pitura Freska! Eravamo in cinque a ballare e a cantare a squarcia gola!
Sentire a Shanghai, in Cina "oi 'ndemo veder i Pin Floi" è stato eccezionale. Per un emigrato sono cose che fanno commuovere!
27 maggio 2012
Ajinai 阿基耐, un pò di Cina a Shanghai.
E' da dicembre scorso che mi sono trasferito a Shanghai e sono, perciò, sei mesi che aspettavo di sentire della bella musica cinese.
Ieri finalmente sono riuscito a sentire un bellissimo concerto. Mi sono commosso. Era tanto tempo che avevo bisogno fisico di respirare un pò di Cina, cosa difficile a Shanghai, città veramente impersonale secondo me.
Concerto degli Ajinai 阿基耐 allo Yuyintang, uno dei pochi locali non fighetti di Shanghai. Ieri dopo sei mesi sono stato in un posto in cui c'erano più cinesi che visi pallidi. Finalmente. Ero in Cina. Stavo per scordarmelo!
Gli Ajinai, che ho sentito molte volte a Beijing, sono un gruppo mongolo. Trasmettono lo spirito della steppa e la loro musica è veramente uno splendido connubio tra tradizione e modernità. Se il grande paese imparasse un pò da questi giovani ragazzi sarebbe decisamente un paese più interessante, con un'identità propria, senza cercare di essere qualcos'altro.
Il cantante, Hugjiltu, canta in modo eccezionale, la voce è vero e proprio strumento, e suona uno degli strumenti più belli che abbia mai sentito il taobuxuur. E' uno strumento a corde fatte con crini di cavallo. Il suono è molto profondo, commovente.
Penso che non ci sia più niente da dire. E' ora di ascoltare.
20 maggio 2012
La rabbia del nord-est
Pochi giorni fa è successa una cosa che ha infuocato la rete nel grande paese. I blog sono stati sommersi da migliaia di commenti riguardo ad un video lanciato in rete. Il soggetto? Il pestaggio di uno straniero a Pechino.
Questo straniero, 老外 laowai in cinese, ha pensato bene di cercare di stuprare una ragazza cinese proprio di fianco alla strada, sopra un'aiuola spartitraffico.
Il baldo giovane viene fermato da un gruppo di pechinesi al quanto irritati nel vedere questa scena, gli chiedono che cazzo stia facendo, la ragazza piange e grida e lui, con le braghe calate, come se fosse normale, si riveste e cerca di svignarsela. Ha già capito che non tornerà a casa.
I cinesi lo prendono e lo atterrano, con un colpo solo, in mezzo alla strada, mentre il traffico scorre come sempre. Lo lasciano li, in mezzo. Alla fine arriva la polizia, che però non interviene subito, prima lascia sfogare i cittadini sul corpo dello straniero. Lo stupratore verrà portato in ospedale, prognosi riservata.
Una scena agghiacciante. Agghiacciante è anche il fatto che il tipo che fa il video non interviene, ma preferisce girare e aspettare l'arrivo degli altri.
I commenti a questo video sono ovviamente colmi di rabbia, "dobbiamo mandare via tutti questi visi pallidi dalla Cina!", questo è il messaggio che gli accomuna tutti.
Da viso pallido vedo e comprendo. Anche io avrei reagito così.
Il fatto è che è da un pò di tempo che il governo cinese sta cercando di limitare l'entrata degli stranieri nel grande paese. Soprattutto per francesi e americani in questo periodo. I visti sono sempre più difficili da ottenere e anche nell'ambito lavorativo è sempre più difficile avere un visto di lavoro. L'idea è che se la posizione coperta da un viso pallido, può essere coperta da un cinese con le stesse competenze, allo straniero non verrà rinnovato il visto in scadenza.
Il fatto del laowai ed il video perciò escono con un tempismo perfetto e alimentano il nazionalismo ed il razzismo nei confronti degli stranieri, con questo, chiaramente, non voglio assolutamente giustificare l'atto criminale ne sminuirne la gravità.
Noi visi pallidi dobbiamo ricordare sempre che viviamo e lavoriamo in un paese straniero e che siamo in qualche modo ambasciatori dei nostri paesi di provenienza. I nostri comportamenti riflettono l'idea che i cinesi hanno di noi. Questo video perciò peggiora le relazioni di tutti i laowai in Cina e aumenta l'impossibilità di dialogo con i cittadini del grande paese.
Sarebbe interessante e necessario discutere di queste cose con i visi pallidi che vivono in Cina e con i cinesi che ci fanno vivere nel grande paese...
Grazie a Simona per il video che potete vedere qui: Stupro e pestaggio a Pechino.
Questo straniero, 老外 laowai in cinese, ha pensato bene di cercare di stuprare una ragazza cinese proprio di fianco alla strada, sopra un'aiuola spartitraffico.
Il baldo giovane viene fermato da un gruppo di pechinesi al quanto irritati nel vedere questa scena, gli chiedono che cazzo stia facendo, la ragazza piange e grida e lui, con le braghe calate, come se fosse normale, si riveste e cerca di svignarsela. Ha già capito che non tornerà a casa.
I cinesi lo prendono e lo atterrano, con un colpo solo, in mezzo alla strada, mentre il traffico scorre come sempre. Lo lasciano li, in mezzo. Alla fine arriva la polizia, che però non interviene subito, prima lascia sfogare i cittadini sul corpo dello straniero. Lo stupratore verrà portato in ospedale, prognosi riservata.
Una scena agghiacciante. Agghiacciante è anche il fatto che il tipo che fa il video non interviene, ma preferisce girare e aspettare l'arrivo degli altri.
I commenti a questo video sono ovviamente colmi di rabbia, "dobbiamo mandare via tutti questi visi pallidi dalla Cina!", questo è il messaggio che gli accomuna tutti.
Da viso pallido vedo e comprendo. Anche io avrei reagito così.
Il fatto è che è da un pò di tempo che il governo cinese sta cercando di limitare l'entrata degli stranieri nel grande paese. Soprattutto per francesi e americani in questo periodo. I visti sono sempre più difficili da ottenere e anche nell'ambito lavorativo è sempre più difficile avere un visto di lavoro. L'idea è che se la posizione coperta da un viso pallido, può essere coperta da un cinese con le stesse competenze, allo straniero non verrà rinnovato il visto in scadenza.
Il fatto del laowai ed il video perciò escono con un tempismo perfetto e alimentano il nazionalismo ed il razzismo nei confronti degli stranieri, con questo, chiaramente, non voglio assolutamente giustificare l'atto criminale ne sminuirne la gravità.
Noi visi pallidi dobbiamo ricordare sempre che viviamo e lavoriamo in un paese straniero e che siamo in qualche modo ambasciatori dei nostri paesi di provenienza. I nostri comportamenti riflettono l'idea che i cinesi hanno di noi. Questo video perciò peggiora le relazioni di tutti i laowai in Cina e aumenta l'impossibilità di dialogo con i cittadini del grande paese.
Sarebbe interessante e necessario discutere di queste cose con i visi pallidi che vivono in Cina e con i cinesi che ci fanno vivere nel grande paese...
Grazie a Simona per il video che potete vedere qui: Stupro e pestaggio a Pechino.
9 maggio 2012
Storia di ordinaria follia (secondo tempo)
Ero rimasto alla nuova casa, al nuovo bagno e ai nuovi vicini. Una settimana fa è ritornato il padrone di casa con un suo parente canadese, ovviamente cinese d'aspetto, per controllare il bagno che continua a perdere. La vicina è veramente infuriata.
Questo canadese è un costruttore di Toronto, molto simpatico e con un ottimo inglese. Entra con il Grande Capo, si presenta, si scusa del disturbo, cose che il padrone, che chiameremo da ora in poi "Stella Rossa", non ha mai fatto prima. Sapete in Cina la proprietà privata è una cosa strana, un pò c'è e un pò non c'è, sono ancora indecisi sul da farsi, ma Stella Rossa l'idea chiara ce l'ha e la casa in affitto è come se fosse casa sua, perciò niente "permesso", niente "scusa posso entrare?", niente "sei a casa oggi che passo?", lui si presenta a casa quando vuole e fa come gli pare. La cosa che mi fa incazzare di più sapete qual'è? Stella Rossa e sua moglie non si tolgono mai le scarpe per entrare a casa mia, eppure mi vedono che io me le tolgo e cosa ancora più irritante, notano sicuramente che me le tolgo quando vado a casa loro! Mancanza di rispetto, alla fine sono un lurido, sporco straniero, e si sa che gli stranieri non puliscono mai casa, l'unica cosa in cui sono bravi i bianchi è pagare l'affitto! Un tipo simpatico, insomma, questo Stella Rossa.
Il costruttore sino-canadese va in bagno a controllare i tubi seguito da me e dal capo. Nota subito che il muro è tutto umido e fa diverse prove per vedere dove perde il tubo. Io chiedo umilmente se allora è un problema del bagno o no e lui annuisce. Poi comincia a parlare con Stella Rossa, che vedo alquanto impacciato e nervoso. Il canadese dopo mezz'ora dice che il problema è sicuramente sotto la doccia e che si dovrebbe aprire il pavimento per controllare e mettere a posto. Ecco spiegato il nervosismo del capo! Lui già lo sapeva!
Con la faccia come il culo mi dice, dopo 20 giorni che la vicina mi assilla per la perdita d'acqua, che il bagno perde da un pò di tempo, che anche un anno fa avevano lo stesso problema e che, sempre un anno fa, la vicina gli aveva fatto causa per questo e perchè Stella Rossa aveva ristrutturato l'appartamento e lo aveva messo in affitto. Cerco di stare calmo e chiedo cosa intende fare. Lapidario dice che non intende spaccare il pavimento, perdere gli inquilini e spendere soldi e infine di non preoccuparmi. Io rimango allibito perchè tutto ciò lo ha detto come se fosse a Tian'an men a tenere un discorso davanti alla folla. Categorico, serio, grigio e autoritario. Dopo tutto ciò se ne vanno salutandomi e dicendo che se la vicina si presentava a casa di lasciarla fuori dalla porta, perchè è pazza...in cinese hanno detto che la sua testa non funziona tanto bene...che educati che sono i cinesi!
In solitudine cerco di riflettere su quello che è successo e sul perchè la vicina ha denunciato Stella Rossa per aver rinnovato e affittato l'appartamento.
Allora, casa mia è tutta nuova e bella, con i riscaldamento a terra, è in una palazzina a otto piani. Il mio contratto è un contratto farlocco, falso e non valido, ma è da quando ho 19 anni che abito in affitto con contratti falsi, non registrati o addirittura senza, e tutto questo in Italia, perciò non mi stupisco che sia uguale in Cina. Una cosa in comune che hanno gli italiani e i cinesi è che nessuno di noi vuole pagare le tasse. Le tasse sono cattive e diaboliche, sono il simbolo del potere...
Fino a qui tutto "regolare" anche perchè in Cina uno straniero deve registrarsi alla polizia e lo deve fare con un contratto di affitto, la polizia il mio contratto ce l'ha e non mi hanno mai detto nulla, perciò se va bene per gli agenti va bene anche a me.
Altra cosa, Stella Rossa è dell'esercito, è membro del partito comunista cinese e fa parte della sezione giuridica del tribunale di Shanghai. La legge e il diritto sono cosa del partito e dell'esercito e nel grande paese, gli avvocati cinesi devono giurare davanti alla bandiera e davanti al partito per esercitare.
La vicina infuriata è moglie di un altro membro del partito, ma non un militare.
Le case della palazzina in cui vivo sono tutte proprietà di gente del partito, sono regali che lo stato ha fatto ad alcuni quadri di Shanghai.
Queste case non possono essere affittate a nessuno e non possono essere fonte di reddito, ecco perchè la vicina ha denunciato Stella Rossa!
Ma attenzione non lo ha denunciato perchè non si poteva affittare, ma perchè lei non è riuscita ad affittare casa sua per colpa dei lavori fatti nella casa dove abito. Cioè la signora ha perso gli inquilini!
Non è una magnifica storia? Per me è esilarante!
Sono in mezzo ad una guerra tra quadri del partito, altro che bagno che perde!!
La cosa bella è che la vicina è da 2 anni che sta facendo causa a Stella Rossa, il quale lavora al tribunale dove la donna ha presentato la denuncia. La denuncia è in mano all'ufficio dove a capo c'è STELLA ROSSA!
Questo è il motivo per cui il mio proprietario di casa mi ha detto di non preoccuparmi e me lo ha detto con tono così serio e categorico, è sicuro che la donna non può toccarlo.
Un bell'esempio di giustizia cinese no? Stella Rossa vincerà anche perchè, oltre ad essere del partito è anche militare, mentre il marito della signora è solo un quadro.
La gerarchia politica cinese è impressionante!
Ultima cosa: se Stella Rossa dovesse perdere, io sarei sbattuto fuori di casa, dovrei pagare una multa e avrei qualche problema ad avere un visto la prossima volta...perciò spero che "giustizia" sia fatta!
Questo canadese è un costruttore di Toronto, molto simpatico e con un ottimo inglese. Entra con il Grande Capo, si presenta, si scusa del disturbo, cose che il padrone, che chiameremo da ora in poi "Stella Rossa", non ha mai fatto prima. Sapete in Cina la proprietà privata è una cosa strana, un pò c'è e un pò non c'è, sono ancora indecisi sul da farsi, ma Stella Rossa l'idea chiara ce l'ha e la casa in affitto è come se fosse casa sua, perciò niente "permesso", niente "scusa posso entrare?", niente "sei a casa oggi che passo?", lui si presenta a casa quando vuole e fa come gli pare. La cosa che mi fa incazzare di più sapete qual'è? Stella Rossa e sua moglie non si tolgono mai le scarpe per entrare a casa mia, eppure mi vedono che io me le tolgo e cosa ancora più irritante, notano sicuramente che me le tolgo quando vado a casa loro! Mancanza di rispetto, alla fine sono un lurido, sporco straniero, e si sa che gli stranieri non puliscono mai casa, l'unica cosa in cui sono bravi i bianchi è pagare l'affitto! Un tipo simpatico, insomma, questo Stella Rossa.
Il costruttore sino-canadese va in bagno a controllare i tubi seguito da me e dal capo. Nota subito che il muro è tutto umido e fa diverse prove per vedere dove perde il tubo. Io chiedo umilmente se allora è un problema del bagno o no e lui annuisce. Poi comincia a parlare con Stella Rossa, che vedo alquanto impacciato e nervoso. Il canadese dopo mezz'ora dice che il problema è sicuramente sotto la doccia e che si dovrebbe aprire il pavimento per controllare e mettere a posto. Ecco spiegato il nervosismo del capo! Lui già lo sapeva!
Con la faccia come il culo mi dice, dopo 20 giorni che la vicina mi assilla per la perdita d'acqua, che il bagno perde da un pò di tempo, che anche un anno fa avevano lo stesso problema e che, sempre un anno fa, la vicina gli aveva fatto causa per questo e perchè Stella Rossa aveva ristrutturato l'appartamento e lo aveva messo in affitto. Cerco di stare calmo e chiedo cosa intende fare. Lapidario dice che non intende spaccare il pavimento, perdere gli inquilini e spendere soldi e infine di non preoccuparmi. Io rimango allibito perchè tutto ciò lo ha detto come se fosse a Tian'an men a tenere un discorso davanti alla folla. Categorico, serio, grigio e autoritario. Dopo tutto ciò se ne vanno salutandomi e dicendo che se la vicina si presentava a casa di lasciarla fuori dalla porta, perchè è pazza...in cinese hanno detto che la sua testa non funziona tanto bene...che educati che sono i cinesi!
In solitudine cerco di riflettere su quello che è successo e sul perchè la vicina ha denunciato Stella Rossa per aver rinnovato e affittato l'appartamento.
Allora, casa mia è tutta nuova e bella, con i riscaldamento a terra, è in una palazzina a otto piani. Il mio contratto è un contratto farlocco, falso e non valido, ma è da quando ho 19 anni che abito in affitto con contratti falsi, non registrati o addirittura senza, e tutto questo in Italia, perciò non mi stupisco che sia uguale in Cina. Una cosa in comune che hanno gli italiani e i cinesi è che nessuno di noi vuole pagare le tasse. Le tasse sono cattive e diaboliche, sono il simbolo del potere...
Fino a qui tutto "regolare" anche perchè in Cina uno straniero deve registrarsi alla polizia e lo deve fare con un contratto di affitto, la polizia il mio contratto ce l'ha e non mi hanno mai detto nulla, perciò se va bene per gli agenti va bene anche a me.
Altra cosa, Stella Rossa è dell'esercito, è membro del partito comunista cinese e fa parte della sezione giuridica del tribunale di Shanghai. La legge e il diritto sono cosa del partito e dell'esercito e nel grande paese, gli avvocati cinesi devono giurare davanti alla bandiera e davanti al partito per esercitare.
La vicina infuriata è moglie di un altro membro del partito, ma non un militare.
Le case della palazzina in cui vivo sono tutte proprietà di gente del partito, sono regali che lo stato ha fatto ad alcuni quadri di Shanghai.
Queste case non possono essere affittate a nessuno e non possono essere fonte di reddito, ecco perchè la vicina ha denunciato Stella Rossa!
Ma attenzione non lo ha denunciato perchè non si poteva affittare, ma perchè lei non è riuscita ad affittare casa sua per colpa dei lavori fatti nella casa dove abito. Cioè la signora ha perso gli inquilini!
Non è una magnifica storia? Per me è esilarante!
Sono in mezzo ad una guerra tra quadri del partito, altro che bagno che perde!!
La cosa bella è che la vicina è da 2 anni che sta facendo causa a Stella Rossa, il quale lavora al tribunale dove la donna ha presentato la denuncia. La denuncia è in mano all'ufficio dove a capo c'è STELLA ROSSA!
Questo è il motivo per cui il mio proprietario di casa mi ha detto di non preoccuparmi e me lo ha detto con tono così serio e categorico, è sicuro che la donna non può toccarlo.
Un bell'esempio di giustizia cinese no? Stella Rossa vincerà anche perchè, oltre ad essere del partito è anche militare, mentre il marito della signora è solo un quadro.
La gerarchia politica cinese è impressionante!
Ultima cosa: se Stella Rossa dovesse perdere, io sarei sbattuto fuori di casa, dovrei pagare una multa e avrei qualche problema ad avere un visto la prossima volta...perciò spero che "giustizia" sia fatta!
24 aprile 2012
Storia di ordinaria follia...
Casa nuova, vicini nuovi, bagno nuovo. Nuovi tubi che perdono. Sembra banale e lo è forse.
Due giorni fa si presentano a casa mia una dolce mamma e il suo piccolo imperatore di 26 anni, miei vicini di casa e proprietari dell'appartamento sottostante al mio. Grandi sorrisi e convenevoli ipocriti e poi finalmente m'illuminano sul motivo della visita: il mio bagno perde e l'acqua sta infradiciando il muro della camera da letto del piccolo imperatore. Io mi scuso, ovviamente, e prometto di chiamare il prima possibile il mio proprietario di casa. Fremono e vogliono entrare per non si sa quale motivo e io gentilmente faccio capire che non mi fa piacere e che la conversazione può terminare li sull'uscio. Insistono per vedere il bagno, come se fossero una famiglia di idraulici provetti. Io acconsento. Sono in un paese straniero e sono ospite, perciò sono ospite anche di queste persone se vogliamo...anche se la casa la pago profumatamente.
Entrano guardano il bagno, sempre sorridendo, e cercano di capire da dove potrebbe uscire l'acqua. Dopo 10 minuti sottolineo la loro e la mia deficienza riguardo all'idraulica facendo lodi alle somme competenze, invece, degli idraulici cinesi e cerco di accompagnarli all'uscita loro malgrado. Sono quasi usciti quando mi chiedono il numero di telefono del proprietario, il mio, che tipo di contratto ho, quanto rimarrò nell'appartamento e quanto pago al mese. Tutto questo in una manciata di secondi, una cascata di domande. Rispondo semplicemente che si facciano gli affari loro, sempre con garbo. La famosa curiosità cinese o vicini impiccioni? Non saprei...
Chiamo subito il proprietario e non si sa come era già informato su tutto. Sempre la famosa curiosità cinese? Non saprei...
Viene subito a casa con l'idraulico, che a tempo perso fa l'autista, lo spazzino, l'elettricista, il guardiano e il giardiniere oltre ad essere vecchio amico del capo e dopo 10 minuti passati in bagno non si sa come né perché sentenzia che il bagno è OK e che non mi devo preoccupare. Decido di fidarmi del factotum e del proprietario. I vicini vengono avvisati della diagnosi idraulica e la faccenda finisce sempre in grandi sorrisi, saluti, inviti a cena eccetera eccetera. La famosa ospitalità cinese o ipocrisia allo stato puro? Non saprei...
Oggi torno a casa da lavoro e l'acqua non esce. Forse l'hanno chiusa per lavori ho pensato. Dopo 4 ore niente acqua, allora vado dal guardiano che vive in guardiola e chiedo se può darmi delle spiegazioni. Stava pelando una patata grande come un cocomero, probabilmente la sua cena. Tranquillamente e con un sorriso da ebete mi dice, come se fosse la cosa più normale di questo mondo, che l'acqua me l'hanno chiusa i vicini, perchè il mio bagno perde!
Cerco di raccogliere tutta la calma che ho dentro il corpo, penso a Buddha, a Gesù Cristo, a Mosè e ad Allah e invoco il loro aiuto. La bestemmia in dialetto trevigiano che mi è uscita è improponibile in questa sede, ma basti pensare che gli esseri illuminati menzionati poco fa si sono sentiti tutti presi in causa. Tale bestemmia non è stata recepita dal guardiano per ovvi motivi, ma sicuramente ha percepito da parte mia un lieve disappunto sulla faccenda. Garbatamente ho invitato il docile guardiano o mastro di chiavi a convincere i vicini ad aprirmi nuovamente l'acqua, almeno per cucinare. I vicini hanno acconsentito e questa sera posso cucinare la pasta intanto.
Domani sarà dura lotta...
26 marzo 2012
Per Ante Zemljar
Era una finestrella, sbarrata da una tavola di legno
l’unica presa d'aria della cella.
L'uomo si abitua all’ombra,
a mezzogiorno, in piedi sulla branda
s’allunga alla fessura della luce,
meno di un rigo, un verso breve
passa sulle palpebre degli occhi.
C’è un nodo nel legno che lui tocca
con l'unghia e con il tempo,
con la punta dell'unghia e del tempo,
all’uomo serve un gioco nella cella.
Un giorno il nodo cede
pregato dall'unghia amica del tempo
che ricresce ogni giorno,
il nodo cede.
Si toglie come un tappo di bottiglia
e nel suo collo passa uno zampillo di luce liscia e dritta
s'allarga a terra, allaga il pavimento.
Il prigioniero Ante si mette scalzo
e ci si bagna i piedi. È un anno
che non esce di cella, niente cortile, aria,
un anno che la porta è uguale al muro,
che la porta non porta da nessuna parte
un anno, strizza gli occhi,
il sole dentro il buco è un’arancia rotonda nella mano
i piedi si strofinano fra loro
sono due bambini, la prima volta al mare
i piedi di Ante Zemljar comandante di molti partigiani,
congedato col merito della vittoria in guerra,
adesso chiuso dagli stessi compagni: nemico della patria.
Nemico lui che l’ha agguantata al collo
l’ha scrollata di eserciti invasori
fiume per fiume, da Neretva a Drina,
coi calci della fame senza nemmeno portar via una cipolla
a un contadino perché così è la guerra partigiana.
Nemico lui: l’hanno tolto da casa
da Sonia di due anni che sa gridare già:
“Lasciate il mio papà, lasciatelo è mio padre”.
Adesso sì, voi siete suoi nemici.
Ante sa le percosse, sa che un pugno da destra
lascia sangue sul muro di sinistra e viceversa
e un pugno dritto in faccia lascia sangue a terra,
ma c'è la novità qui le botte riescono a lasciare
il sangue sul soffitto.
C’è sempre da imparare circa le vie del sangue
e dei colpi ingegnosi dei gendarmi.
Ante conserva il nodo, lo rimette nel legno
la guardia non saprà,
il sole non è spia,
s'infila svelto e poi non lascia impronte,
pure se perquisisce la guardia non può dire:
qui c'è stato il sole, sento il suo odore.
Il sole non è un topo,
pure se ne finisce molto in una cella
nessuno si accorge che fuori manca un raggio,
che la sua conduttura ha un buco
e perde luce da un nodo di legno.
Ancora un po' di mesi, poi glielo daranno,
il sole, tutto in una volta, sulla schiena
peggio dei colpi di bastonatura
sopra l'Isola Nuda a spaccar pietre.
Il prigioniero Ante ha conservato il nodo,
qualche volta lontano dalla guardia
lo punta contro il sole e si procura un’ombra
sopra l’Isola Nuda a spaccar pietre bianche
e poi gettarle a mare, all’Adriatico,
perché la pena è pura, senza valore pratico,
e il mare non si riempirà.
Da: Erri De Luca, solo andata, Feltrinelli, 2005
Lettura: Marco Paolini con musica dei Mercanti di Liquore
22 marzo 2012
Sulla discriminazione razziale nel grande paese
Ho cambiato casa. Dopo quattro mesi. Adesso vivo con una delle donne più affascinanti che abbia mai conosciuto.
Ho dovuto chiaramente trovare qualcuno che mi sostituisse, perchè il contratto di casa durava un anno. Ho trovato una ragazza spagnola. Abbiamo parlato le ho fatto vedere la casa e poi abbiamo organizzato l'incontro con il proprietario che doveva approvare il nuovo coinquilino.
L'iberica all'incontro in cui bisognava firmare il contratto ha portato un suo amico cinese, per essere più sicura che non la stessi prendendo in giro con la traduzione dal cinese, ci stava, ma era da poco tempo in Cina e non sapeva quanto fosse diversa la traduzione in inglese di un cinese.
Quando si è parlato di casa, affitto, bollette e contratto il traduttore cinese tralasciava di dirle le cose che per lui erano ovvie e sono dovuto intervenire io per chiarire all'iberica come stavano le cose.
Il cinese si è un pò offeso, cosa tipica dei cinesi, e non ha più parlato. Cosa aveva tralasciato di dirle? La cosa più eclatante è che il proprietario voleva che io facessi un contratto a lei e che lei pagasse l'affitto a me fino a fine del mio contratto. Un subaffitto, che non si può fare. Per il cinese amico dell'iberica era una cosa normale. Per noi no. Tipico esempio di lost in traslation alla cinese. Loro non traducono ciò che per loro è ovvio, fatto che sottolinea la loro chiusura e ottusità verso l'esterno e il diverso.
Poi il traduttore ha chiesto al proprietario perchè non affittasse ad un cinese. Il proprietario è stato categorico: no. Secco. Il povero cinese è venuto vicino a me e mi ha detto che non riusciva proprio a capire perchè molti proprietari non volevano affittare case appena restaurate e moderne a cinesi.
Era un ragazzo di ventisei anni, universitario, intelligente. Con un sorriso, amaro, gli ho risposto che proprio non ne avevo idea. In verità lo sapevo il perchè.
Il proprietario sa benissimo come viene ridotta una casa dai cinesi e conosce altrettanto bene come sono gli occidentali, perciò per lui affittare ad un viso pallido è meglio.
Dalla lista dei possibili affittuari di solito sono esclusi, oltre ai cinesi, i giapponesi (per ragioni storico-politiche), i coreani (per ragioni politiche), gli africani (per motivi cromatici), gli indiani (perchè mangiano con le mani).
Come se noi in Italia non affittassimo agli italiani, ai tedeschi e austriaci, ai francesi...e basta perchè, almeno nel nord-est, anche noi facciamo fatica ad affittare agli africani e agli indiani.
Qualcosa di simile c'è anche da noi...si chiama semplicemente razzismo.
La Cina è un paese molto razzista, è che non sa di esserlo. La mia ex vicina di casa, che suonava il piano alle sette di mattina e con cui ho avuto non poche discussioni chiaramente, mi chiamava "diavolo bianco", ha 40 anni, suo figlio di 8 anni mi derideva chiamandomi "stupido grande naso", con sommo orgoglio della madre. Per lei tutti i bianchi sono sporchi mi ha detto una mattina alle sette e mezza. Io cercando di contenermi, le ho ribattuto che pulire il cesso, la cucina e il pianerottolo con lo stesso straccio non mi sembrava proprio un esempio di pulizia. Sapete cosa mi ha risposto? Che ero un cretino perchè lei puliva tutti i giorni e che io ero uno sporco bianco testa di cazzo, così è la traduzione di quello che mi ha detto, e che il mio padrone di casa doveva affittare ai cinesi, perchè i bianchi rompono le palle. Allora mi sono incazzato e le ho detto che era una sporca razzista. Si è fermata di colpo, bloccata, attonita. Ho pensato adesso si incazza davvero e chiama la polizia. Mi si avvicina e mi chiede: "puoi ripetere?", io ripeto, senza enfasi questa volta, che è una razzista. Lei niente. Mi risponde: "che cazzo vuol dire?". Scrivo sulla mano con la penna: "sei una razzista" e lei mi dice che non sa che cosa significhino quei caratteri. Erano le sette e mezzo di mattina, ero in pigiama, sul pianerottolo, con sulla mano scritto RAZZISTA e una cinese incazzata di fronte...Lei riusciva a leggere ma non sapeva cosa volesse dire razzista! Ho ritenuto meglio tornare a casa in silenzio e finirla li.
Molti cinesi non sanno cosa voglia dire "razzismo", incredibile.
Ho fatto anche una lezione a scuola sull'argomento (gli studenti hanno dai 20 ai 45 anni, la maggior parte è laureata). Ho scritto "razzismo" sulla lavagna e tutti subito mi hanno detto che gli italiani erano razzisti. Erano i giorni in cui era stata ammazzata la famiglia di cinesi in Italia.
Ho fatto vedere in classe i cortei in sostegno alla famiglia, i politici che parlavano contro il razzismo ecc. e poi ho visto cosa dicevano i giornali cinesi...scrivevano che eravamo un popolo di razzisti e che il nostro paese era pericoloso.
Nel grande paese le cose negative vengono sempre legate a qualcosa che succede fuori, fuori dal grande paese, mai al suo interno. Questa è una cosa tipica dei regimi.
Così ho capito che per i cinesi la parola razzismo non è legata ad un atteggiamento, a un modo di pensare, ma viene usata solo quando ci sono azioni contro la comunità cinese.
I cinesi odiano i tibetani, niente razzismo, i cinesi dicono che le persone che vengono dallo Xinjiang, regione a nord-ovest di religione musulmana, sono tutti ladri e assassini, niente razzismo.
Un tassista dice che deve tenere i finestrini aperti perchè prima ci è salito un negro e come si sa, naturalmente, i negri puzzano, niente razzismo. Gli indiani naturalmente sono vicini agli animali, perchè mangiano con le mani, niente razzismo.
In Italia ammazzano due cinesi, gli italiani sono razzisti. La polizia carica i cinesi in via Sarpi a Milano, la polizia italiana è razzista ( in questo mi trovo, forse, in linea con i cinesi).
La Cina è razzista e non lo sa. Quello che sa è che chi tocca un cinese è razzista.
种族歧视-zhongzuqishi: discriminazione razziale.
Ho dovuto chiaramente trovare qualcuno che mi sostituisse, perchè il contratto di casa durava un anno. Ho trovato una ragazza spagnola. Abbiamo parlato le ho fatto vedere la casa e poi abbiamo organizzato l'incontro con il proprietario che doveva approvare il nuovo coinquilino.
L'iberica all'incontro in cui bisognava firmare il contratto ha portato un suo amico cinese, per essere più sicura che non la stessi prendendo in giro con la traduzione dal cinese, ci stava, ma era da poco tempo in Cina e non sapeva quanto fosse diversa la traduzione in inglese di un cinese.
Quando si è parlato di casa, affitto, bollette e contratto il traduttore cinese tralasciava di dirle le cose che per lui erano ovvie e sono dovuto intervenire io per chiarire all'iberica come stavano le cose.
Il cinese si è un pò offeso, cosa tipica dei cinesi, e non ha più parlato. Cosa aveva tralasciato di dirle? La cosa più eclatante è che il proprietario voleva che io facessi un contratto a lei e che lei pagasse l'affitto a me fino a fine del mio contratto. Un subaffitto, che non si può fare. Per il cinese amico dell'iberica era una cosa normale. Per noi no. Tipico esempio di lost in traslation alla cinese. Loro non traducono ciò che per loro è ovvio, fatto che sottolinea la loro chiusura e ottusità verso l'esterno e il diverso.
Poi il traduttore ha chiesto al proprietario perchè non affittasse ad un cinese. Il proprietario è stato categorico: no. Secco. Il povero cinese è venuto vicino a me e mi ha detto che non riusciva proprio a capire perchè molti proprietari non volevano affittare case appena restaurate e moderne a cinesi.
Era un ragazzo di ventisei anni, universitario, intelligente. Con un sorriso, amaro, gli ho risposto che proprio non ne avevo idea. In verità lo sapevo il perchè.
Il proprietario sa benissimo come viene ridotta una casa dai cinesi e conosce altrettanto bene come sono gli occidentali, perciò per lui affittare ad un viso pallido è meglio.
Dalla lista dei possibili affittuari di solito sono esclusi, oltre ai cinesi, i giapponesi (per ragioni storico-politiche), i coreani (per ragioni politiche), gli africani (per motivi cromatici), gli indiani (perchè mangiano con le mani).
Come se noi in Italia non affittassimo agli italiani, ai tedeschi e austriaci, ai francesi...e basta perchè, almeno nel nord-est, anche noi facciamo fatica ad affittare agli africani e agli indiani.
Qualcosa di simile c'è anche da noi...si chiama semplicemente razzismo.
La Cina è un paese molto razzista, è che non sa di esserlo. La mia ex vicina di casa, che suonava il piano alle sette di mattina e con cui ho avuto non poche discussioni chiaramente, mi chiamava "diavolo bianco", ha 40 anni, suo figlio di 8 anni mi derideva chiamandomi "stupido grande naso", con sommo orgoglio della madre. Per lei tutti i bianchi sono sporchi mi ha detto una mattina alle sette e mezza. Io cercando di contenermi, le ho ribattuto che pulire il cesso, la cucina e il pianerottolo con lo stesso straccio non mi sembrava proprio un esempio di pulizia. Sapete cosa mi ha risposto? Che ero un cretino perchè lei puliva tutti i giorni e che io ero uno sporco bianco testa di cazzo, così è la traduzione di quello che mi ha detto, e che il mio padrone di casa doveva affittare ai cinesi, perchè i bianchi rompono le palle. Allora mi sono incazzato e le ho detto che era una sporca razzista. Si è fermata di colpo, bloccata, attonita. Ho pensato adesso si incazza davvero e chiama la polizia. Mi si avvicina e mi chiede: "puoi ripetere?", io ripeto, senza enfasi questa volta, che è una razzista. Lei niente. Mi risponde: "che cazzo vuol dire?". Scrivo sulla mano con la penna: "sei una razzista" e lei mi dice che non sa che cosa significhino quei caratteri. Erano le sette e mezzo di mattina, ero in pigiama, sul pianerottolo, con sulla mano scritto RAZZISTA e una cinese incazzata di fronte...Lei riusciva a leggere ma non sapeva cosa volesse dire razzista! Ho ritenuto meglio tornare a casa in silenzio e finirla li.
Molti cinesi non sanno cosa voglia dire "razzismo", incredibile.
Ho fatto anche una lezione a scuola sull'argomento (gli studenti hanno dai 20 ai 45 anni, la maggior parte è laureata). Ho scritto "razzismo" sulla lavagna e tutti subito mi hanno detto che gli italiani erano razzisti. Erano i giorni in cui era stata ammazzata la famiglia di cinesi in Italia.
Ho fatto vedere in classe i cortei in sostegno alla famiglia, i politici che parlavano contro il razzismo ecc. e poi ho visto cosa dicevano i giornali cinesi...scrivevano che eravamo un popolo di razzisti e che il nostro paese era pericoloso.
Nel grande paese le cose negative vengono sempre legate a qualcosa che succede fuori, fuori dal grande paese, mai al suo interno. Questa è una cosa tipica dei regimi.
Così ho capito che per i cinesi la parola razzismo non è legata ad un atteggiamento, a un modo di pensare, ma viene usata solo quando ci sono azioni contro la comunità cinese.
I cinesi odiano i tibetani, niente razzismo, i cinesi dicono che le persone che vengono dallo Xinjiang, regione a nord-ovest di religione musulmana, sono tutti ladri e assassini, niente razzismo.
Un tassista dice che deve tenere i finestrini aperti perchè prima ci è salito un negro e come si sa, naturalmente, i negri puzzano, niente razzismo. Gli indiani naturalmente sono vicini agli animali, perchè mangiano con le mani, niente razzismo.
In Italia ammazzano due cinesi, gli italiani sono razzisti. La polizia carica i cinesi in via Sarpi a Milano, la polizia italiana è razzista ( in questo mi trovo, forse, in linea con i cinesi).
La Cina è razzista e non lo sa. Quello che sa è che chi tocca un cinese è razzista.
种族歧视-zhongzuqishi: discriminazione razziale.
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